Nel limbo

Non ti era bastato, il casino che avevi fatto arrivando. Quando mi avevi fatto fare la corsa notturna che a me sembrava la più inutile di sempre, perchè a cosa serve correre se tanto al traguardo non c’è più nessuno che ti aspetta? Né tu, né la mamma.

Invece c’eravate. C’eri. Ma forse hai pensato che io non ti avessi notato come meritavi. E avevi ragione, sai; papà non stava molto bene, ora va meglio anche grazie a te, ma in quel momento riuscivo solo in parte a rendermi conto della meraviglia che ci era capitata. Hai scelto me, che non ti guardavo poi così tanto, per far arrivare il messaggio: “Scusate, io sto male, ho bisogno di voi”. Resto dell’idea che avresti potuto [Continua…]